top of page

Indubitabili Celesti Segnali

VINCITORE DEL PREMIO DEL PUBBLICO AL ROMA FRINGE FESTIVAL 2015

INTERVISTA a Francesca Pica pp.20,21
PERIODICO MAGAZINE, Michela Zanarella

“Indubitabili Celesti Segnali” è la rielaborazione in chiave sperimentale e in qualche modo astratta, del testo “Festa al celeste e nubile santuario” e di altre opere del drammaturgo napoletano Enzo Moscato che viene messa in scena per la prima volta dalla compagnia PolisPapin. E’ un territorio ibrido: si ride, si piange. E’ un’indagine su tre assurde solitudini: Elisabetta, Annina, Maria. Così le hanno chiamate i genitori, gente devota. Tre sorelle e i loro rapporti asfittici, tre sepolte vive, tre aspiranti sante e la loro lingua arcaica.  Questa piccola tragedia quotidiana porta con sé aspetti grotteschi, ma anche un’antropologia, legata alla condizione della donna e alla cultura magico-religiosa del popolo meridionale. Coabitano verità, ricordo e sogno, passando dalla più pura commedia all'astrazione fantastica e poetica.

 

Durata 75 minuti.

 

Una produzione PolisPapin e Ygramul Teatro.

di

Enzo Moscato

 

regia: Francesco Petti

 

con

Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca Pica

 

scene e costumi: Domenico Latronico

sarto: Marco Serrau

luci: Franco Pescetti

 

in collaborazione con Cunegonda Costumi

 

 

 

IL CUCITO

corto teatrale

 

Liberamente tratto da

Festa e celeste e nubile santuario

di

Enzo Moscato

 

regia Francesco Petti

 

con

Cinzia Antifona

Francesca Pica

 

costumi Domenico Latronico, Cunegonda Costumi

 

 

 

Due donne, sospese nel tempo, compiono gesti graffiando l'aria, riempono vuoti con le parole, vivono la loro esistenza attraverso l'eco di quella degli altri, riconoscono la morte spiandola dietro le tende. Cuciono, scuciono, abbracciano, cantano: rammendano brandelli di vita.

 

Durata 30 minuti.

 

Una produzione PolisPapin 

in collaborazione con Ygramul Teatro

Tàlia si è addormentata

FINALISTA AL DOIT FESTIVAL 2018 VINCE IL PREMIO

            MIGLIOR SPETTACOLO

      MENZIONE SPECIALE MIGLIOR REGIA

   MENZIONE SPECIALE MIGLIOR RECITAZIONE

 

un'idea di Compagnia PolisPapin

da Lo cunto de li cunti di Basile

scritto da Francesco Petti

con Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca Pica

musiche Francesco Petti

scene e costumi Domenico Latronico

regia Francesco Petti

Sulla scena tre attrici, ma molti personaggi si susseguono dando vita ad un gioco di scambio continuo di ruoli. Un meccanismo da giostra, un espediente teatrale che cela però il compito più profondo della fiaba e del teatro: essere uno specchio per chi legge, ascolta, guarda. La giovane principessa, il re gagliardo, la regina decaduta, prima o poi tocca a tutti interpretare almeno uno di questi ruoli.

Lo spettacolo prende lo spunto da una delle versioni più antiche della fiaba a tutti nota come La Bella Addormentata: quella inclusa, con il titolo Sole, Luna e Tàlia, ne Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille di Giambattista Basile, da cui riprende il clima barocco con sfumature da gothic novel. La fiaba è il racconto che per eccellenza spiega e indaga i passaggi della vita e come tale non può disdegnare d'essere a tratti crudele. Una fiaba quindi per adulti, ma che non dimentica mai di essere nata per i peccerille, di essere cioè anche un gioco. Al suo interno, in una atmosfera onirica, sospesa tra lo steampunk e Miyazaki, tra l’introspezione e la commedia surreale, si avvicendano figure misteriose, vicende fosche, storie d'amore; un susseguirsi fiabesco che attinge a piene mani da quell'immenso serbatoio che è Lo cunto, inestimabile tesoro di simboli arcaici e spesso oscuri, in cui ciò che appare in superficie è solo favola, ma ciò che vi si nasconde è inesorabilmente vita.

Una coproduzione PolisPapin e Ygramulteatro

COUNTDOWN

LIVE PERFORMANCE

Live performers

Cinzia Antifona

Valentina Greco

Francesca Pica

         

Visual artist performer

Domenico Latronico

 Viedeo editor 

Gabriele Tacchi

 

 

Countdown   è   una    performance   nata   dalla   collaborazione   della   Compagnia PolisPapin (Cinzia  Antifona,  Valentina  Greco,  Francesca  Pica)  con  lo  scenografo  e creativo   Domenico   Latronico.   Un   lavoro   in   cui   i   linguaggi   della   pittura   e   della recitazione sono costantemente  in  dialogo,  coabitano,  si  intrecciano,  dando  vita  ad una  messa  in  scena  di  grande  impatto  col  pubblico.  Il potere evocativo delle immagini  proiettate e  i  corpi  e  le  voci  delle  tre  attrici  che  vi  interagiscono  dal  vivo, divengono  una  esperienza  totalizzante  e  poetica  che  cattura  lo  spettatore  fino  a portarlo ad interrogarsi sul controverso rapporto fra l’uomo e il pianeta in cui abita e agisce.  Countdown è un viaggio.  Un’inedita visione del globo attraverso i  quattro elementi   naturali.   È un’allucinazione   sull’uomo   e   la   sua   inadeguatezza, sull’ambiguità   del   suo   rapporto   con   la   natura.   Un’evocazione, un’invocazione, la descrizione di una meraviglia e della  condanna  a  una convivenza.  Cosa accadrà alla fine del Countdown?

Una produzione PolisPapin con Ygramul Teatro

MAESTRE D'AMORE

tratto da Ars Amatoria e Remedia Amoris

IDEAZIONE: Compagnia PolisPapin

DRAMMATURGIA: Compagnia PolisPapin da Publio Ovidio Nasone

INTERPRETI: Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca Pica

OGGETTI DI SCENA: Domenico Latronico

COSTUMI: Cunegonda La piccola Costumeria

CANTI E SUONI A CURA DI: Francesca Pica

PRODUZIONE: Compagnia PolisPapin e Ygramul Teatro

DURATA: 1h 50m

 

 SINOSSI

 “Godetevi la vita”

All’insegna del più edonistico fra i moniti ha inizio l’opera di Publio Ovidio Nasone nel capitolo dedicato alle donne che tratta l’arte dell’amore. Consigli, precetti, formule, suggerimenti senza veli e senza veti che rivivono nelle parole delle attrici PolisPapin in una sorta di decalogo minimo e fondamentale sull’antica e mai abbastanza conosciuta ARS AMATORIA.

Uno spettacolo ironico, a tratti graffiante, volutamente ammiccante e sorprendentemente contemporaneo che parla direttamente alle spettatrici senza escludere gli spettatori: gli uni e gli altri diventano i destinatari dichiarati di questo manuale indispensabile a tutti coloro che amano. Lo spettacolo vanta una serie di canzoni e jingle appositamente creati dall’attrice e musicista Francesca Pica, tra cui “Il coccodrillo egizio” che non manca di appassionare ogni singolo spettatore.

 

NOTE DI REGIA

Il lavoro è stato svolto interpretando le parti più briose dei due testi di Publio Ovidio Nasone:

Ars Amatoria e Remedia Amoris.

Entrambe scritte oltre duemila anni fa, parlano ancora oggi ad ognuno di noi, uomini e donne del ventunesimo secolo, riuscendo a giocare sulle nostre debolezze, incertezze e fragilità, le stesse, oggi come allora.

Alle tre Maestre dello spettacolo spetterà l’onore di impartire al pubblico gli insegnamenti del sommo Maestro, seguendo le varie tappe che caratterizzano la scoperta, lo sviluppo e gli sconforti dell’amore. L’atmosfera è intervallata da momenti leggeri e gag divertenti, fino a momenti poetici e intimistici, ammiccando alle Maestre della comicità come Bice Valori, Franca Valeri e Anna Marchesini.

bottom of page